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Thomas Buratti

Storia di un'evoluzione

 

Nato nel 1982, già nei primi 10 anni di vita mi divertivo a fare fotografie con la mitica Kodak usa-e-getta. Son passato a una semplice compatta pochi anni più tardi, con la quale mi divertivo a cambiare rullino e a farlo sviluppare, in trepidante attesa di vedere le fotografie pronte. Volendo qualcosa di più dell'inquadrare e premere un pulsante, ho preso una Canon EOS 3000 analogica e ho iniziato a consumare rullini su rullini, ovunque, imparando a manovrare tempi e diaframmi, usando anche spesso la pellicola in bianco e nero. Mi è stata regalata poi una Yashica Fx3 completamente manuale, con un ottimo pacco obiettivi con grandi aperture e messa a fuoco non automatica. Dovevo regolare ogni cosa al meglio per poter fare delle foto decenti, per non buttare via troppe pellicole, e così ho imparato anche a manovrare l'esposizione e gli Iso, insieme ai tempi e diaframmi. Ancora adesso la custodisco gelosamente perchè queste vecchie "ferraglie" manuali mi piacciono molto e sono anche belle da vedere.

Con il lavoro mi son potuto permettere una refex digitale professionale, la Canon EOS 20D, che nei primi anni del boom digitale costava assai. Inutile dire che mi sono scatenato, senza il pensiero di consumare troppi rullini, e sapendo di poter imparare velocemente. Quando l'ho sfinita a furia di usarla, ne ho comprata un'altra, una Canon EOS 650D, che uso tutt'ora.

Una vera evoluzione tecnologica mi è passata tra le mani, ma devo dire che la vecchia analogica e manualissima Yashica, mi dà più emozioni del digitale quando la uso. :)

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